Il 9 novembre si è ufficialmente conclusa la I sessione 2022, con l’ultima giornata di Esame alla Federico II, e il 17 novembre ha preso avvio la seconda, che è anche la prima dalla riduzione del tirocinio da 1000 ore a 750.
Abbiamo ricevuto molte segnalazioni in questi mesi, in particolare per alcune sedi, e abbiamo fatto in modo da riportarle a chi di dovere per cercare di risolvere quelle criticità oggettive evidenziate in fase di esaminazione.
Ma, nel concreto, cos’è successo nella sessione precedente?
Qual è stato l’andamento?
È stata davvero una sessione così critica?
SPOILER: pensavamo peggio!
Possiamo tranquillamente affermare che la situazione sia decisamente migliorata rispetto agli anni precedenti, con una media (nazionale) dell’87% di abilitazione alla professione.
Ovviamente, la situazione cambia in base all’ateneo di riferimento e non tutto è filato liscio. Anzi!
Se da un lato abbiamo degli Atenei che, rispettando il Decreto 554 del 6 giugno 2022, hanno raggiunto anche il 100% delle abilitazioni (Bicocca e Pavia) o attestandosi su una percentuale superiore al 90% (Catanzaro, Cagliari, Messina, Padova e Torino), dall’altro abbiamo Parma e Bari che si sono caratterizzate per una eccessiva severità nelle valutazioni.
Di Bari (60%) vi abbiamo descritto la situazione in cui le Commissioni hanno stabilito di esaminare qualche giorno fa: Esame di Stato sulle 4 prove canoniche e una valutazione per ogni singola prova (e non globale, come prevedeva il testo ministeriale), procedura che verrà replicata anche in questa sessione (come comunicatoci dall’Università stessa).
Ma la maglia nera è vinta da Parma, con una percentuale inferiore al 50% di abilitazione e con una modalità di valutazione pressoché identica a Bari.
La tanto temuta e criticata Federico II, invece, ha permesso a quasi il 90% di chi ha sostenuto l’Esame di Stato di abilitarsi, ma siamo consapevoli che la problematica era relativa ad una valutazione “diversa” che veniva fatta a chi proveniva da Università Telematiche.
Riteniamo, però, che queste discrepanze tra Atenei sono da imputare quasi esclusivamente alla discrezionalità delle commissioni esaminatrici. Quindi, non è detto che ai prossimi esami questa situazione si ripresenti.
In conclusione, possiamo dire che questo dato è incoraggiante in quanto il dato è più alto rispetto agli anni precedenti, considerando anche che le modalità di esame sono cambiate.
L.A.Psi., come sempre, si impegna a darvi sostegno e supporto anche in questa seconda sessione d’esame e se dovreste riscontrare delle irregolarità o delle criticità nello svolgimento della prova d’esame vi preghiamo di segnalarcelo attraverso i nostri canali social (Facebook o Instagram) o attraverso il nostro indirizzo e-mail.
PS: un grande in bocca al lupo ai candidati e alle candidate della sessione di novembre!
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