Acerca de
Regolamento
Il nostro regolamento interno.
L’Associazione “Libera Associazione Psicologia” (in seguito indicata come “L.A.Psi.”) è apartitica, aconfessionale, e fonda la propria attività istituzionale ed associativa sui principi costituzionali della democrazia e della partecipazione sociale. Il presente Regolamento è formulato ai sensi degli artt. 5, 6, 7 e 9. Esso costituisce parte integrante dello stesso, strutturando le modalità operative interne fra le Socie e i Soci. Ad esso sono tenuti a conformarsi tutte le Socie e tutti i Soci, nel rispetto delle diverse responsabilità attribuite ad ognuna/o di essi. Per tutto ciò che non è specificato nel presente documento si fa riferimento allo Statuto dell’Associazione. Eventuali future modifiche potranno essere deliberate solo dal Consiglio Direttivo e dalle Collaboratrici e dai Collaboratori e saranno comunicate alle Socie e ai Soci.
Articolo 1
Partecipazione attiva
Le socie e i soci si impegnano a partecipare attivamente alla vita associativa. In particolare si impegnano, oltre che a partecipare ai momenti decisionali dell’Associazione, anche a fornire contributi di pensiero alla realizzazione degli obiettivi associativi.
Articolo 2
Quote associative
L’ammontare delle quote associative viene decisa annualmente dal Consiglio Direttivo. La quota associativa può essere versata in qualsiasi momento dell’anno ma ha validità fino altermine dell’anno solare (31 Dicembre).
Articolo 3
Decisioni associative
Le decisioni associative sono assunte, ai sensi dell’art. 9 dello Statuto, a deliberazione della maggioranza delle/dei presenti. Tali decisioni verranno prese in seguito ad una discussione liberamente partecipata che tenga conto delparere di ogni persona nel tentativo di effettuare una sintesi delle opinioni. La/il Presidente, o chi ne fa le veci, si impegna a verificare l’eventuale inconciliabilità tra le proposte emerse in Assemblea nel tentativo di trovare una mediazione. Le deliberazioni sono assunte con voto palese, tranne nei casi in cui venga richiesto il voto segreto dalla legge e dalle sole persone aventi diritto, aisensi dell’art.9 dello Statuto. Le decisioni vengono prese con deliberazione della maggioranza delle/dei presenti, ove non diversamente previsto dallo Statuto.
Articolo 4
Consiglio Direttivo
Il Consiglio Direttivo è l’organo decisionale di L.A.Psi. Si riunisce almeno una volta al mese e opera ai sensi dell’art.10 dello Statuto. Il Consiglio Direttivo comunica principalmente attraverso i canali Social e il coordinamento del Consiglio Direttivo con le componenti associative (Assemblea delle Socie e dei Soci, Collaboratrici e Collaboratori) è assicurato dalla partecipazione dei suoi membri alle discussioni collettive, ai canali Social e alla Newsletter. Il Consiglio Direttivo ha facoltà di individuare, al suo interno o al suo esterno, persone a cui delegare la gestione dei Social Network e del sito di L.A.Psi. e stabilisce le priorità in base a ciò che emerge all’interno delle Assemblee, coinvolgendo tutte le componenti associative. Il Consiglio Direttivo viene eletto dalle socie e dai soci che si impegnano a partecipare attivamente alla vita associativa. Alla prima assemblea dopo l’elezione della/del Presidente, vengono scelte le Cariche previste da Statuto (Vicepresidente, Segretario/a e/o Tesoriere) e le Consigliere/i Consiglieri tramite candidatura e successiva elezione.
Articolo 5
Collaboratrici e collaboratori
Per poter diventare Collaboratrice o Collaboratore è necessario, per le Socie e i Soci, dimostrare interesse e disponibilità alla partecipazione attiva alla vita associativa. Le collaboratrici e i collaboratori, in base alle proprie competenze, si rendono disponibili ad accettare specifici incarichi che vengono proposti dal Consiglio Direttivo o che emergono dalle discussioni collettive, nel rispetto delle linee programmatiche adottate dall’Assemblea. Si impegnano, inoltre, a corrispondere puntualmente agli impegni assunti. Le Collaboratrici e i Collaboratorisi occupano dell’aggiornamento dei canali informatici (siti, Newsletter, Social Network) e possono gestire progetti specifici. Possono partecipare alle Assemblee del Consiglio Direttivo e hanno funzione consultiva, propositiva e diritto di voto per le decisioni ordinarie. All’interno del gruppo di Collaboratrici e Collaboratori può essere individuato, da parte del Consiglio Direttivo, una o un Referente con l’obiettivo di incoraggiare e dirigere l’azione delle socie e dei soci attive/i nel rispetto dei principi dell’Associazione. Per mantenere la qualifica di Collaboratore o Collaboratrice è necessario partecipare almeno una volta al mese ad un’Assemblea del Consiglio Direttivo, salvo cause di forza maggiore che lo impediscano, motivate tramite comunicazione al Consiglio Direttivo.
Articolo 6
Coordinamento Territoriale
Il Consiglio Direttivo individua tra le Collaboratrici e i Collaboratori delle Coordinatrici o dei Coordinatori Territoriali nelle Regioni in cui L.A.Psi. è presente o mira ad essere presente. Tali figure svolgono la funzione di radicare nel territorio di propria competenza la presenza dell’Associazione attraverso iniziative di vario tipo che hanno lo scopo di coinvolgere e sensibilizzare. La Coordinatrice o il Coordinatore, incooperazione con il Consiglio Direttivo, comunica con le iscritte e gli iscrittia L.A.Psi. afferenti al suo territorio di competenza con l’obiettivo di incentivare la loro partecipazione all’Associazione secondo principi di inclusione, partecipazione, efficacia, collaborazione e diffusione delle informazioni di rilievo per la comunità professionale.
Articolo 7
Accesso alle cariche sociali
La vita dell’Associazione si basa sul contributo attivo delle Socie e dei Soci: il criterio del contributo personale costante alle attività è fondamentale per accedere alle cariche sociali e ai ruoli di rilievo nelle attività dell’Associazione.
Articolo 8
L.A.Plenaria
Gli spazi di confronto sono L.A.Plenaria e i contesti di dibattito online e presenziale gestiti dall’Associazione. L.A.Plenaria è il principale momento di elaborazione delle linee politiche e programmatiche dell’Associazione. È aperto a tutte le socie e soci ed è uno spazio di accoglienza per proposte, idee ed energie operative. Si svolge con cadenza almeno annuale e in presenza, salvo che cause di forza maggiore lo impediscano. L.A.Plenaria si conclude con indicazioni programmatiche, sancite in un documento e votate dalle socie e dai soci presenti, che rappresentano il principale documento di orientamento delle politiche Associative. Ai sensi dei precedenti artt. 1 e 5, la partecipazione a L.A.Plenaria è uno degli elementi attraverso cui si dispiega la partecipazione attiva e collaborativa delle socie e dei soci alla vita associativa.
Articolo 9
Programmi elettorali e candidature
I programmi elettorali per gli incarichi istituzionali sono proposti dal Consiglio Direttivo dopo ampia consultazione con le Collaboratrici e i Collaboratori, nonché le socie e i soci, e deliberati dall’Assemblea. Il Consiglio Direttivo definisce di volta in volta il processo partecipativo da adottare per la loro elaborazione. Le candidature e le nomine per incarichi elettivi in ruoli istituzionali sono proposte dal Consiglio Direttivo dopo una consultazione partecipata fra le socie e i soci, le Coordinatrici e i Coordinatori Territoriali, svolta nelle modalità ritenute più opportune dal Consiglio Direttivo stesso, anche con ricorso a votazioni interne fra le/gli interessate/i.
Articolo 10
Diritti e doveri delle elette e degli eletti
Le socie e i soci elette/i per incarichi nelle istituzioni agiscono in modo coerente con i valori dell’Associazione e con il programma presentato e verso cui le socie e i soci hanno espresso il loro sostegno. L’Associazione si impegna a prevedere spazi di confronto e riflessione che possano accrescere le competenze delle elette e degli eletti. Le elette e gli eletti rendono un servizio alla collettività e alla categoria professionale psicologica e fondano la loro condotta istituzionale sulla trasparenza e sul confronto attivo con le socie e le socie, pur mantenendo un certo grado di autonomia e proattività. Tali valori vengono mantenuti anche nel rapporto con parti terze. Qualora venga meno la possibilità di dedicarsi all’incarico o emergano divergenze insanabili con i principi e i valori dell’Associazione, ne danno comunicazione riservata al Consiglio Direttivo in modo da poter successivamente valutare le scelte più opportune da adottare.
Articolo 11
Rapporti delle elette e degli eletti con l’Associazione
Le elette e gli eletti si impegnano ad utilizzare gli strumenti messi a disposizione dell’Associazione per affinare la propria attività istituzionale e si impegnano a contribuire ad accrescere, anche autonomamente, le proprie competenze e conoscenze a beneficio dell’Associazione e di tutte le socie e i soci, nonché della categoria professionale. Chi ricopre incarichi istituzionali risponde della propria attività di rappresentanza all’Associazione e si coordina con le socie ed i soci attive/i nelle medesime Istituzioni e nel territorio. Le elette e gli eletti si rapportano direttamente al Consiglio Direttivo per ogni situazione che possa compromettere l’efficacia della loro attività istituzionale o la reputazione dell’Associazione. Il Consiglio Direttivo dell’Associazione può intervenire nell’attività di rappresentanza delle socie e dei soci con contributi relativi a specifici argomenti, al fine di garantire uniformità a livello nazionale. Qualora si rendano necessari provvedimenti straordinari relativi alla rappresentanza nelle Istituzioni, il Consiglio Direttivo delibera un piano di intervento e riferisce all’Assemblea delle socie e dei soci.
Articolo 12
Accesso ai documenti e ai materiali
L’Associazione si avvale di dispositivi Cloud ad accessibilità limitata, con accesso definito dal ruolo all’interno di L.A.Psi. Questi dispositivi vengono utilizzati per pubblicare, a cura del Direttivo, i Rendiconti Economici dell’Associazione, le Procedure interne, le delibere del Direttivo e dell’Assemblea, i documenti programmatici ed ogni altro documento necessario.
Articolo 13
Obbligo alla riservatezza
Le persone che gestiscono i SocialNetwork, ilsito, laNewsletter e i dispositivi Cloud (Collaboratrici e Collaboratori, Socie e Soci, Consiglio Direttivo ed ogni altro membro interno) sono obbligate al rispetto della riservatezza in merito ai dati personali e ai contenuti trattati all’interno degli incontri e delle Assemblee ai fini della normativa sulla privacy.
Articolo 14
Provvedimenti Disciplinari
Le socie e i soci, specie nello svolgimento degli incarichi istituzionali, hanno il dovere morale e politico di risolvere le controversie e di prevenire i conflitti attraverso il confronto e l’ascolto di tutte le posizioni. La risoluzione di eventuali controversie che dovessero insorgere in relazione al rapporto associativo - ad eccezione di quelle di esclusiva competenza dell’autorità giudiziaria - potrà essere demandata ad un Collegio di tre arbitri, di cui due scelti fra le socie e i soci da ciascuna delle parti coinvolte, ed uno con funzione di Presidente del Collegio scelto fra le socie e i soci dal Consiglio Direttivo. Alla scelta della/del Presidente del Collegio non possono partecipare singoli componenti del Consiglio Direttivo qualora siano direttamente coinvolti nella controversia. Detto Collegio deciderà, con esclusione di appello, secondo equità e libero da ogni formalità procedurale salvo il rispetto del contraddittorio. Comunicherà la propria decisione alle/agli interessate/i e al Consiglio Direttivo. L’arbitrato, anche con esito positivo, non esclude l’apertura di un procedimento disciplinare. Le socie e i soci che:
-
non ottemperano alle prescrizioni statutarie, ai regolamenti, agli obblighi assunti nei confronti dell’associazione o di altri membri;
-
che utilizzano termini offensivi o volgari sui canali Social dell’Associazione; - che discriminano altri membri sulla base di pensieri e ideologie politiche, identità sessuale, culto religioso, etnia o ceto sociale;
-
che utilizzano i canali Social per fini di auto promozione, di lucro o propaganda o che incitino alla pirateria;
-
che mostrano incompatibilità nelle azioni con le idee gli scopi e le decisioni dell’Associazione;
-
che fanno un utilizzo improprio del nome dell’Associazione per scopi contrari ai suoi valori fondanti;
-
sono sottoposte/i ai procedimenti disciplinari ed alle conseguenti sanzioni.
L’iniziativa per l’apertura di un procedimento disciplinare spetta ad ogni singola socia o singolo socio, che deve espressamente menzionare i fatti oggetto di contestazione al Consiglio Direttivo. Il Consiglio Direttivo, previa valutazione del caso e sentita/o l’interessata o interessato assume, se ricorrono i presupposti, il relativo provvedimento sanzionatorio come da elenco sottostante:
-
richiamo privato volto a promuovere o stigmatizzare una condotta;
-
perdita delle cariche sociali ed interdizione dall’elettorato attivo e passivo per un periodo commisurato all’entità della contravvenzione;
-
perdita della qualità di socia o socio.
Il provvedimento sanzionatorio viene comunicato all’interessata/o direttamente, anche solo per posta elettronica. È fatta salva la facoltà della socia o del socio di presentare le proprie controdeduzioni nelle modalità previste dall’art.7 dello Statuto.