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Decreti Attuativi: una maratona durata anche fin troppo

Immagine del redattore: Davide PirroneDavide Pirrone

E’ arrivato il 4 Marzo, data che la maggior parte di noi aspettava con trepidazione. Qualcuno potrebbe domandarsi a questo punto dove siano finiti i decreti attuativi di cui tanto si parlava. Insomma come sara’ il nuovo esame di Stato? E sopratutto come saranno istituiti i nuovi corsi di laurea abilitanti?

Purtroppo non abbiamo i Decreti Attuativi, ma quello che possiamo fornirvi sono informazioni per farvi un’idea piu’ chiara di ciò che sta accadendo e di quali saranno i probabili contenuti di questi decreti.




Ma andiamo con ordine:


1. Esame di Stato fase transitoria: la nuova versione d’esame di Stato a partire da giugno 2022 dovrebbe essere un orale su deontologia professionale ed esperienza di tirocinio. E qui arrivano i primi dubbi: come può essere garantito agli abilitandi e alle abilitante che la prova verta esclusivamente su questi contenuti? All’atto pratico: se il commissario mi fa una domanda che esula da tali argomenti che succede? La risposta potrebbe non soddisfare i piu. Avevamo infatti espressamente richiesto delle tutele per gli abilitandi e le abilitande in tal senso, ma ciò ci e’ stato negato in quanto a detta del Ministero se dovesse succedere una cosa del genere, l’esito della prova potrà essere passabile di ricorso. Ora infatti non si tratta piu’ di infrangere una (inutile) linea guida dettata dal CNOP, bensì di infrangere una Legge ben precisa.


2. Esame di Stato all’interno dei nuovi corsi di laurea abilitanti: lo stesso contenuto, ovvero deontologia professionale ed esperienza di tirocinio, verrà richiesto anche negli esami di Stato di coloro che si iscriveranno ai corsi di laurea in Psicologia abilitanti. Il dibattito che si sta svolgendo in queste ore su tale tema, ruota non sul contenuto, bensì sul momento in cui questa prova deve essere sostenuta. Le due opzioni sono infatti ben distinte:

  • opzione A, prima della discussione di laurea;

  • opzione B, contemporaneamente alla discussione di laurea.

Ciò che avevamo portato avanti come idea era infatti di proporre l’esame di Stato in un momento antecedente alla discussione di laurea di modo da evitare da una parte una prova doppiamente stressante per il laureando o la laureanda, e dall’altra impedire che avvenisse il caso in cui ci si laurei senza essersi abilitati in quanto si superi la discussione di laurea ma si fallisca l’esame di Stato. Ciò che sembrerebbe essere l’idea che va per la maggiore e’ quella in cui saranno i singoli Atenei a decidere come strutturare l’esame di Stato all’interno dei propri percorsi di laurea, con gli Atenei piu’ grandi che per motivi organizzativi andranno a far coincidere l’esame di Stato con la discussione della laurea. Attenzione però, siamo riusciti a fare in modo che ai laureandi e alle laureande non accada la spiacevole situazione del laurearsi senza abilitarsi. Questo per la natura intrinseca dei percorsi di laurea che sono abilitanti e quindi quando si ottiene il famoso “pezzo di carta” in quel momento si diventa anche professionisti psicologi.


3. Cosa succede a chi e’ attualmente iscritto a un percorso di laurea non abilitante (triennale o magistrale): vi avevamo riferito che l’intenzione era quella di spalmare il tirocinio abilitante tra triennale (10CFU = 250 ore) e magistrale (20CFU = 500 ore).

  • TRIENNALISTI: Per coloro quindi oggi 4 Marzo 2022 iscritti a un percorso di laurea triennale al primo o al secondo anno, vedranno verosimilmente essere introdotti i 10 CFU di tirocinio che dovranno fare prima del completamento del percorso di laurea. Per coloro invece iscritti ad oggi (sempre 4 Marzo 2022) al terzo anno triennale, non ci sara’ tempo invece per svolgere questi 10 CFU e dovranno quindi recuperarli durante il corso della Magistrale insieme agli altri 20 CFU propri del percorso di laurea magistrale.

  • MAGISTRALI: Per coloro oggi 4 Marzo 2022 iscritti a un percorso di laurea magistrale al primo, vedranno verosimilmente essere introdotti i 30 CFU di tirocinio che potranno essere cominciati ad essere svolti prima del completamento del percorso di laurea. Ovviamente non vi sara’ l’obbligo di completarli entro la laurea. Per coloro invece iscritti ad oggi (sempre 4 Marzo 2022) al secondo anno magistrale, non ci sara’ invece il tempo per svolgere questi 30 CFU prima di laurearsi, e dovranno quindi recuperarli svolgendo le 750 ore in un tirocinio post-laurea (come si faceva una volta insomma). Inoltre potranno essere fatte riconosciute come valide esperienze di tirocinio già effettuate in precedenza che comunque rispettino i criteri attuali per essere considerate come “abilitanti”. In tal modo parte dei totali 30 CFU potrà essere abbonata grazie a questi tirocini già svolti.


4. Cambiamenti sui tirocini: grossa novità non ancora confermata potrebbe essere inerente alle strutture dove svolgere i tirocini. Proposta avanzata all’interno del tavolo e’ infatti quella di obbligare gli studenti e le studentesse o i laureati e le laureate in Psicologia a svolgere parte del loro tirocinio abilitante all’interno di strutture del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) o comunque ad esso convenzionate. Questa e’ una proposta nobile negli intenti in quanto tenderebbe a valorizzare la figura sanitaria dello psicologo/a all’interno del SSN, ma che tuttavia potrebbe avere un rovescio della medaglia. Pensiamo infatti che attualmente lavorano all’interno del SSN circa 5000 psicologi e psicologhe, e che gli studenti e le studentesse iscritte a Psicologia superano di gran lunga questo esile numero. Il rischio quindi di ingolfare il sistema e’ alto, con la conseguente situazione che un sacco di laureandi non potrebbero concludere il proprio tirocinio perche’ le strutture sono sature di tirocinanti. Ritardando per altro l’ottenimento della laurea e dell’abilitazione professionale. Quello che stiamo chiedendo e’ quindi di realizzare si tale proposta, ma di aumentare contemporaneamente il numero di psicologi e psicologhe all’interno dei servizi del SSN per evitare una situazione disastrosa al pari di quella attuale per i tirocini di specializzazione.


5. Garanzie sui tirocini: riprendendo quanto riportato al punto precedente ci stiamo impegnando affinche’ vengano date garanzie sullo svolgimento e sulla qualità dei tirocini professionalizzanti (o di abilitazione). Agli studenti e alle studentesse iscritte ai corsi di laurea in Psicologia deve essere infatti assicurata la possibilità di svolgere i tirocini. Non e’ tollerabile una situazione dove vi siano ritardi nel percorso di studi a causa di cio’, come avviene invece ad oggi con il beneplacito del nostro Ordine professionale che se ne lava le mani. Vi devono essere sanzioni per gli enti che non garantiscano un’adeguata formazione professionale e per gli Atenei che non provvedono a garantire posizioni di tirocinio dato l’elevato numero di studenti che ammettono nei loro corsi di studi. Noi non siamo il bancomat di nessuno con le nostre tasse universitarie e sopratutto non siamo manodopera gratuita messa a fare attività che non competono alla nostra formazione professionale.


6. Tempistiche di entrata in vigore dei cambiamenti: ma tutto ciò quando dovrebbe succedere? Da quella che parrebbe essere la volontà dei vari interlocutori tali novità dovrebbero essere attuate a partire dal prossimo anno accademico e quindi parliamo della coorte 2022/23.


7. Decreti attuativi: le tempistiche di promulgazione dei decreti attuativi si sono allungate ma ad ogni modo ci e’ stato fatto intendere che entro il mese di Marzo si vedranno emanati. Come sempre vi terremmo aggiornati non appena vi sara’ l’ufficialità per quest’ultimi.



Purtroppo non tutte le cose sono andate come sperato. Chi ci segue da piu’ tempo conosce bene quali erano i nostri obiettivi per tali riforme. Si aveva il tempo per fare un lavoro di fino, di ammodernamento e di miglioramento della qualità formativa offerta nei corsi di laurea in Psicologia. Ma qualcuno ha preferito perdere tempo, qualcun altro fino a quando non gli hanno sbattuto in faccia la Legge approvata non credeva sarebbe successo nulla, qualcun altro ancora aveva tutti gli interessi nel non attuare tali riforme, e altri ancora hanno ignorato le nostre richieste di collaborazione per quasi un anno.


Noi stiamo facendo il possibile per fare in modo che questa legge non sia l’ennesimo treno perso di una categoria professionale allo sbando, ma ogni giorno che passa ci pare sempre piu’ di essere per assurdo i soli. Mentre l’Ordine vaga letteralmente allo sbando, incapace di prendere in mano le redini e farsi promotore di cambiamento.

Ad ogni modo ci stiamo organizzando per poter chiaccherare con voi di ciò, in una live sulla nostra pagina Facebook (https://www.facebook.com/LiberaAssociazionePsicologia) nel corso della prossima settimana, provando a rispondere alle vostre numerose domande e facendo un po’ di chiarezza sui vostri dubbi. Non perdete quindi questa occasione!


Infine se vuoi supportare il nostro lavoro e diventare parte del cambiamento, poi farlo diventando socio/a, al costo simbolico di 3€ per l'intero anno (promozione valida ancora fino al 31 Marzo), cliccando al seguente link: https://www.liberaassociazionepsicologia.com/diventa-socio-1. Insomma il costo di un aperitivo per vedere valorizzata la tua professione o futura professione non e’ affatto male, senza poi contare la fantastica tessera personalizzata da portare sempre con te! Inoltre i nostri soci potranno godere di alcuni vantaggi esclusi che siamo ansiosi di comunicarvi nei prossimi giorni.

 
 
 

1 Comment


Rocco Tassone
Rocco Tassone
Mar 04, 2022

Vi ringrazio ancora una volta per la vostra puntualità nelle informazioni e per l'impegno. Sono contento di essere un vostro associato.

Aspetto i prossimi step.

Auguri e forza

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