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Immagine del redattoreSebastiano Musolino

Dolcetto o scherzetto? Non aprite quella Manovra

Come ogni anno, di questo periodo, si inizia a scoprire quanto verrà messo sul piatto nella Legge di Bilancio. E anche quest'anno (cioè il prossimo) ci sarà davvero da preoccuparsi.


Non è una novità: il SSN continua ad essere oggetto di tagli. La spesa del PIL è in continuo calo e il Fondo Sanitario Nazionale deve reggere con i pochi investimenti che si fanno di anno in anno. Infatti, secondo il testo della Legge di Bilancio 2025, il Fondo Sanitario Nazionale nel 2025 crescerà di solo di 2,5 miliardi, di cui 1,2 miliardi sono già previsti dalla manovra precedente. Il dato più preoccupante è dato però dal rapporto con il PIL: mentre gli altri Paesi porteranno al 7% la spesa pubblica per la Sanità, in Italia vi è un continuo calo che porterà a toccare nel 2025 il 6%.

Cosa significa tutto questo? Che la domanda continuerà a crescere ma le risorse (anche umane) saranno sempre di meno. E questo tocca, ovviamente, anche la nostra categoria, visto che le assunzioni previste non ci saranno.


La cosa più preoccupante e che ci innervosisce, per usare un eufemismo, riguarda l'articolo 61 della manovra: Incremento dell’indennità di specificità dirigenza medica e veterinaria. Nello specifico "Allo scopo di valorizzare le caratteristiche peculiari e specifiche della dirigenza medica e veterinaria dipendente dalle aziende e dagli enti del Servizio sanitario nazionale, nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale dell’Area Sanità, i vigenti valori dell’indennità di specificità medico-veterinaria sono incrementati nei limiti degli importi complessivi lordi di 50 milioni di euro per l’anno 2025 e 327 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026".


Al netto di eventuali refusi, che ci auguriamo vengano corretti, la storia si ripete: le specializzazioni sanitarie di area non medica continuano a non essere contemplate. Oltre all'"incredibile" aumento che verrà probabilmente concesso aə colleghə medicə (nel 2025 circa 17€ in più al mese e nel 2026 circa 115€ in più al mese), chi dovrebbe garantire un equo trattamento alla categoria sanitaria fa orecchie da mercante.


Ci è stato detto che si deve arrivare ad un'equiparazione tra specializzazioni ma farlo costa. E non ci sono soldi per coprire le nostre (psicologə, biologə, farmacistə, ecc.) borse di studio ma allo stesso tempo si riesce a fare un aumento di compenso (giusto e sacrosanto) a chi una borsa la ottiene già. Perché è un diritto ed è assolutamente giusto che ciò avvenga.


Ci chiediamo, tuttavia, come sia possibile questa ulteriore disparità tra professionistə sanitarə. Lo ribadiamo ancora una volta: ə colleghə medicə hanno il diritto di chiedere anche più di quello che al momento riescono ad ottenere e non è il nostro obiettivo fare confronti e paragoni.


Ciò non toglie il fatto che non è più accettabile una situazione del genere. Se queste richieste non verranno ascoltate, ci mobiliteremo per far sentire la nostra voce e difendere i diritti di ciascunə di noi, affinché venga riconosciuta l’importanza di un lavoro dignitoso ed equo per tuttə.


Se non l'avete ancora fatto, iscrivetevi alla nostra associazione per continuare a sostenere questa causa insieme a noi.

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