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Immagine del redattoreAlessandra Condello

Capolinea, terminal station: il bonus "Salute Mentale" sta per approdare in Gazzetta Ufficiale

È quasi giunto al capolinea il lungo viaggio del testo emendamentale "Bonus Salute Mentale" a bordo del "treno blindato" del DL Milleproroghe, partito dalla stazione centrale Commissione unica, giunto nella giornata di ieri alla fermata Senato, dopo una breve sosta alla Camera, e subito ripartito verso la destinazione Gazzetta Ufficiale.

Com'era prevedibile, il testo è stato approvato senza alcuna modifica in quanto a blindare i "vagoni" del DL è stato apposto il "lucchetto" della fiducia Parlamentare, che ha reso solo formale la sua discussione.

E nella forma e nella sostanza nulla cambia, mantenendo inalterata la situazione sia per una categoria professionale, quella psicologica, sia per la cittadinanza tutta che si vedono ancora una volta presi a schiaffi e costretti con forza a interrompere il viaggio, mentre scrutavano dal finestrino l'utopica metà del riconoscimento della dignità professionale e dei diritti al benessere.


Ma, prendendo a prestito le parole di De André, "un uomo senza sogni, senza utopie, senza ideali, sarebbe un mostruoso animale, un cinghiale laureato in matematica pura".

E da oggi si avranno 30 giorni per auspicare ad un intervento che amplifichi e migliori il bonus attraverso i Decreti Attuativi, così da poter davvero leggere in ordine i fogli della vita e dei sogni come di uno stesso libro, per parafrasare Schopenhauer.

E, sulle orme di un film quanto mai più adeguato a descrivere la situazione attuale (vedi "Smetto quando voglio - Masterclass"), per un "assalto finale alla diligenza" (che per ora è solo "della vergogna"), come Associazione - L.A.Psi. abbiamo scritto una lettera di forte critica e dissenso in merito ai contenuti del Provvedimento del Bonus Salute Mentale, che siete tutti invitati a firmare e condividere.

Questa lettera sarà inviata al CNOP e al Ministero della Salute perché possano riprendersi dal loro obnubilamento della coscienza e prendere sul serio la questione della tutela professionale e del benessere della cittadinanza.




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