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Che fine ha fatto il Tavolo Tecnico?

Il 4 dicembre è entrata in vigore la legge sulle Lauree abilitanti (legge 8 novembre 2021, n.163) che, come ormai sappiamo bene, potrà essere effettiva solo una volta che verranno pubblicati i decreti attuativi.


In base al testo di legge, tali decreti dovrebbero essere emanati entro 3 mesi dalla pubblicazione e definiranno le modalità dell’Esame di Stato e le specifiche sui nuovi Corsi di Laurea.


Mancano meno di due mesi alla scadenza ma nessuno sembra preoccuparsene:


- il Ministero non ha convocato il Tavolo Tecnico e non risponde alle sollecitazioni


- Il CNOP appare essere assorbito dalla discussione in merito al bonus psicologico, tanto da dimenticarsi di richiedere seri finanziamenti sulla salute psicologica o di intavolare con il Ministero una discussione sulle riforme interne ai CdL, ritenute indispensabili fino a pochi mesi fa


- gli altri interlocutori, tra cui le varie istituzioni universitarie, si dicono contrari a dialogare al di fuori del Tavolo Tecnico


Quello che ci chiediamo, a questo punto, è: perché le parti coinvolte sono così restie al confronto? Non sarebbe più semplice collaborare tutti insieme per proporre un documento d'intesa facendo gioco-forza sugli interessi in comune?



Con un occhio alla legislatura ed uno sempre diretto a migliorare quanto più possibile la formazione degli studenti, come associazione, L.A.Psi si è mossa tempestivamente per la stesura di una proposta concreta e attuabile di riforma del CDL in psicologia che lo rendesse realmente abilitante alla professione.


La legge sulle Lauree Abilitanti prevede che il tirocinio professionalizzante post lauream venga inglobato nel percorso di studi, ma senza specificarne le modalità che dovrebbero essere discusse, appunto, dal Tavolo Tecnico.


La nostra proposta prevede delle indicazioni pratiche al riguardo, con un’equilibrata ripartizione della didattica in insegnamenti teorici e insegnamenti pratici e una ponderata suddivisione dei CFU tra le due aree, al fine di rendere il percorso di studi realmente professionalizzante.

Inoltre, siamo convinti che serva un’omologazione degli insegnamenti didattici sul territorio nazionale (ad oggi troppo soggetti alla volontà individuale delle varie università), affinché si possa ottenere una buona ed equa base comune di preparazione da cui partire per costruire la propria personalità professionale.


Nonostante un’iniziale comunicazione avvenuta nel mese di dicembre dove ci si era dati appuntamento all’inizio del nuovo anno, i nostri interlocutori principali, CNOP e AIP, non sono stati disponibili a visionare e a lavorare con noi su questa proposta, né hanno provveduto a pubblicarne una propria.

In questo momento dunque stiamo correndo il rischio di avere una legge approvata de iure, ma non applicabile de facto.


È come essere di fronte a un muro e l’impressione è che a nessuno interessi il futuro di migliaia di studenti/studentesse e di abilitandə.


Chiediamo, quindi, che MUR, CNOP, CUN, CPA, CRUI e AIP facciano valere il loro potere istituzionale per chiedere la riapertura del Tavolo Tecnico in tempi brevi. Ne va del futuro della psicologia in Italia e della credibilità di tutti i soggetti coinvolti.

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