"Miti da sfatare"
Istruzioni utili per la professione
Una mini guida esplicativa per sopravvivere nel mondo della professione psicologica.
Trova risposta a tutti i dubbi che hai sempre avuto come professionista!
MITO 1
Andare dallə psicologə costa troppo
In questo articolo, si vuole provare a rispondere alla domanda che potrebbe porsi chi si avvicina al mondo della salute mentale per la prima volta: "Perché andare dallə psicologə costa così tanto? Cosa pago in realtà?"
Tra i vari luoghi comuni che sempre più spesso si sentono sul lavoro dellə psicologə, quella che molto spesso emerge è “lə psicologə costa troppo”. Ma è veramente così? Andiamo quindi ad esaminare e sfatare questo mito che circonda il lavoro dei professionisti della salute mentale in Italia.
MITO 2
Perché è importante l’umanità dellə psicologə?
In questo articolo, si andrà ad approfondire il ruolo umano dei professionisti della salute mentale, evidenziando quale sia la funzione di questa capacità unica dell'essere umano all'interno dei percorsi psicologici.
È opinione diffusa che ogni psicologo/a possa disporre di una soluzione ad ogni problema esternato dal/la paziente, persino ai propri. Per estensione, si ritiene anche che il professionista della salute mentale non si lasci mai sopraffare dalle difficoltà e che, quindi, possa vivere la propria vita nel pieno della serenità. Ma è veramente così? Andiamo quindi ad esaminare e sfatare questo mito che circonda il lavoro dei professionisti della salute mentale in Italia.
MITO 3
HO INIZIATO LA TERAPIA PSICOLOGICA MA STO PEGGIO DI PRIMA
Iniziare un percorso di terapia psicologica è sempre molto complicato e richiede una grande dose di coraggio che, auspicabilmente, porterà ad un cambiamento del sé. Capita molto spesso, soprattutto nelle prime fasi o se vengono trattate tematiche particolarmente profonde e dolorose, che si esca dalle sedute scossi e che si abbia la sensazione che la propria condizione emotiva e psicologica sia peggiorata di colpo. Molto spesso chi affronta questo processo è portato a chiedersi se sia una cosa normale o passeggera o se, invece, si debba cambiare professionista di riferimento o interrompere la terapia.
Tutto ciò può essere sempre considerato un accadimento negativo oppure, può essere considerata una fase passeggera che innescherà un circolo virtuoso di cambiamento?